Ebbene si, è da un po' che non
aggiorniamo il blog, abbiamo molte scusanti dalla nostra, ma sappiamo che non
serviranno a placare la vostra voglia di sapere cosa diamine succede in quella
casetta colorata in mezzo ai campi. Ecco quindi un bel riassunto degli ultimi
avvenimenti. Partiamo dalla musica!
Come sapete ogni momento da noi è
buono per canticchiare canzoni improvvisate, fare spettacoli, fischiettare,
imbracciare uno strumento, cantare le canzoni più in voga del momento (nella
top ten di questa settimana mambo del machaguay e anno nuovo di
gennaio. oh yeah!), ma ci sono anche dei momenti dedicati all'ascolto e
alla produzione di musica.
Qualche martedì fa ci siamo dedicati alla
costruzione di tamburi.
Dei barattoloni di yogurt sono stati tagliuzzati,
pitturati, incollati e chi più ne ha più ne metta per diventare degli splendidi
bonghi nostrani. Coi bambini poi abbiamo lavorato sui ritmi e
sull'improvvisazione. Alla fine abbiamo suonato tutti insieme scandendo il
ritmo di un evergreen di serendipità: ti bastan poche briciole.
Altro martedì musicale, altra attività.
Ricollegandoci alla precedente suonata di tamburi, ci siamo messi in ascolto
del tamburo che c'è dentro ognuno di noi: il nostro cuore. I bambini hanno
ascoltato il cuore del vicino e abbiamo cercato di riprodurne il ritmo con il
battito delle mani. Abbiamo scoperto che non tutti i cuori battono in modo
uguale: ci sono battiti più veloci, più lenti, più forti... Poi siamo andati
alla scoperta dell'orchestra! In biblioteca coi bimbi avevamo preso un libro di
Claudio Abbado, per celebrarne la morte e scoprirne la vita, libro in cui
spiega tutti gli strumenti dell'orchestra e in cui presenta, attraverso
l'ausilio di un cd, alcuni assaggi di musica classica. Prima abbiamo chiesto ai
bambini, a chi voleva, di disegnare mentre la musica andava, per provare a
esprimere su carta le emozioni. Poi piano piano, tutti hanno abbandonato la
carta per iniziare a ballare: danze diverse di sono intrecciate, piccoli
balletti individuali e di gruppo, tutti dettati dalla spontaneità, dalla
suggestione del momento. E quando la musica si è fatta più allegra e vivace la
danza si è trasformata naturalmente in acrobazie da circo (con l'aiuto di noi
grandi!) e, quindi, in spettacolo, con tanto di prove, biglietti e spettatori.
Alla fine, esausti, i bambini hanno scelto un posticino in cui rannicchiarsi,
lasciandosi coccolare da una musica dolce e da massaggini rilassanti...
Serendipity in music!
veronica
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