venerdì 20 settembre 2013

riunione dei genitori

Di ritorno dalla scuola. Dopo 15 ore.
15 ore che non possono essere definite lavoro.
15 ore di vita, trascorse con chi vita lo è da poco e chi da un po' di più.
Dalla scuola abbiamo visto il sole salire, lo abbiamo sentito picchiare a mezzogiorno, scendere e goderci la luna che faceva capolino. Tutti insieme.
Oggi è venerdì, giorno di riunioni per i bambini e i genitori di Serendipità.
Ogni due settimane ci vediamo con le famiglie per confrontarci su come sta procedendo la scuola, da due punti di vista, il nostro e il loro.
Noi narriamo le avventure che viviamo, i progressi che scorgiamo, le modifiche necessarie al progetto in itinere e le nuove proposte.
I genitori d'altra parte ci riportano la scuola con i loro occhi, quelli con i quali guardano i loro figli una volta tornati a casa; con le loro orecchie, con le quali ascoltano i racconti che i bambini fanno; con il loro cuore, che coglie quello che i bambini non dicono.
I genitori erano tutti presenti, tranne un paio, per impegni concomitanti.
E anche tutti i bambini erano con noi, e tra loro c'era chi non era mai tornato a casa dalle 8:00.
I piccoli sono stati tutti bravissimi, hanno gestito bene la stanchezza, hanno giocato fuori in giardino lasciandoci campo libero dentro la scuola per confrontarci.
E anche alcuni papà sono stati molto in gamba, hanno gestito bene la stanchezza, hanno giocato fuori in giardino con i bambini ... ;)

La riunione di Serendipità prevede un confronto alla pari con le famiglie, come co-responsabili della crescita dei bambini.
Seduti in cerchio abbiamo la possibilità di guardarci negli occhi, tutti, senza ostacoli.
Ognuno è importante, nessuno è al centro della scena, nessuna lezione frontale.
Ogni genitore può proporre, criticare, raccontare.
Ci siamo accordati sui turni per i giorni a seguire, per portare i bambini in biblioteca, per fare la spesa, per lavare i piatti, ecc..
Abbiamo proiettato le foto scattate in queste prime due settimane di scuola, come quando da piccoli guardavamo le diapositive. Tutti insieme, al buio, il muro che magicamente si fa schermo.
E tutti insieme come una famiglia a sorridere delle facce buffe dei nostri figli, a commuoverci per delle foto particolarmente belle, a ridere di scatti divertenti, e in quel momento i figli erano di tutti.
Ci siamo divisi in gruppi di lavoro che si occupano di tematiche specifiche: gruppo pedagogico, giornalino, cura dell'area esterna, orto.
Sono gruppi ai quali si può partecipare facoltativamente, con lo scopo di organizzare al meglio la gestione che comporta una scuola come la nostra, di approfondire argomenti educativi e di sentirsi parte attiva del posto che il proprio figlio vive, frequenta, respira quotidianamente.
Prendendo le adesioni ai vari gruppi siamo rimaste colpite di come i genitori si fossero segnati senza troppo pensarci.
Abbiamo fatto passare un foglio, timidamente, con il timore che sarebbe potuto tornare indietro con degli spazi vuoti.
Invece quando lo abbiamo ripreso in mano, ci siamo lasciate stupire da una lunga lista di nomi.
A questo punto vorrei ringraziarvi.
A tutti voi genitori, grazie.
Perché avete sempre creduto in noi.
Perché ci avete ascoltato, ci avete dato tempo.
Avete permesso alle cose che vi dicevamo di sedimentarsi dentro di voi.
Perché ci avete dato fiducia e non avete mai smesso di dimostrarcelo.
Perché vi siete messi in gioco, avete compreso l'importanza della vostra presenza e non vi siete mai risparmiati.
Ringrazio chi ha sacrificato vacanze, viaggi, riposo, finesettimana, tempo, risorse.
Ringrazio tutti, perché quando abbiamo passato brutti momenti, vi siete stretti forte forte attorno a noi, come una famiglia.
Avvolte dal vostro calore abbiamo potuto riposare gli occhi stanchi dalle lacrime,  e quando eravamo pronte avete allargato le vostre braccia, ed eravate tutti lì attorno a noi, con un dolce sorriso sulle labbra.
E noi siamo rinate.
Grazie per esserci.






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