domenica 15 dicembre 2013

Arrivi e partenze

Mi scuso per il mutismo dell'ultimo mese.
Vorrei scrivere ogni giorno, perchè quotidianamente accadono cose sorprendenti o eccezionalmente normali che vorrei condividere.
Ma non riesco, non servono giustificazioni, il tempo è poco, si lavora tanto, poi la famiglia, il figlio, il marito, la casa e... ogni tanto il lusso dell'ozio.
Star sdraiata sul divano con le 3 gatte sopra, sotto e di lato a leggere nel migliore dei casi, a fissare il soffitto distrutta dalla stanchezza nella maggioranza dei casi.

Però un piccolo racconto ve lo regalo. Il più recente.
Venerdì 13.
Solo ora scrivendola mi rendo conto della data, tradizionalmente profetica in maniera nefasta.

Arrivo a scuola.
L. è la prima ad arrivare. A differenza degli altri giorni decidiamo come prima cosa di andare a vedere come stanno gli animali.
Il coniglio bene, il pesce benissimo, il gerbillo, il gerbillo?! Dorme????
Mhhh, dormono così i gerbilli? Muoviamo la gabbia, il gerbillo ne segue il movimento.
Lo tocchiamo con un bastone, rigido come il legno che lo tocca.
Arriva A., L. le va incontro:
" Il gerbillo è morto, stecchito!!"
Arriva I, A e L le vanno incontro e le dicono in coro:
"Il gerbillo è morto, stecchito!!"

La scena si ripete altre 12 volte.
Siamo tutti. Assemblea.
Il gerbillo è morto, non sta dormendo.
"E adesso che facciamo bambini?"
Come in una storia dei fratelli Grimm I. propone: "mettiamo Calzettina ( così si chiamava la gerbilla) in una bara di cristallo.
Abbiamo delle scatole da parte, una della misura perfetta di plastica trasparente.
E' lei, la bara di cristallo.
"E poi?"
"E poi ci mettiamo in cerchio attorno e cantiamo una canzone"
" E facciamo un disegno!"
" La seppelliamo"

Inizia il lavorio di tutti, il piano della mattinata viene stravolto e segue il ritmo della preparazione dell'addio a Calzettina.

Alcuni preparano biglietti e disegni, altri costruiscono una scatola di legno per mettere i messaggi e la bara di cristallo.

Altri inventano canti d'addio.
Nel frattempo arriva il corriere.
Sono arrivate le tutine. Cosa sono le tutine??
Sono la risposta perfetta per chi sta in mezzo al fango, per chi si rotola nei campi, per chi salta nelle pozzanghere e corre sotto la pioggia.
Direttamente dalla Svezia, dagli asili nei boschi, con furore e grande attesa, le tutine fluo hanno trasformato il gruppo dei bambini in una piccola banda colorata.


Complice un solo inatteso la scuola si trasferisce nel campo, il pranzo si trasforma in un pic-nic e il funerale in una danza di omini colorati.


Venerdì 13. Una giornata macabra?
No!
Una giornata vera, un saluto festoso a chi non c'è più, ad un piccolo amico che è stato a scuola con noi.
Un'introduzione alla morte, alla consapevolezza della vita che è fatta anche di addii.
Un'educazione sentimentale e un'altra incidentale che lascia il posto a quello che la vita propone, mettendo per un attimo da parte programmi preparati e studiati.
Una qualsiasi giornata a Serendipità, vissuta da tutti con grande partecipazione, senso delle cose, amore e passione.
Un piccolo spaccato della nostra quotidianità, fatta di arrivi, partenze e trasformazioni.




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