giovedì 10 ottobre 2013

Autunno


La nostra scuola sta nel cuore di un grande campo.
Verdi sentinelle sono le mura che la proteggono .
A turno parlano, raccontano, regalano.
Questa è stata la settimana del noce.
Silenziosamente, senza che ce ne accorgessimo, ha steso ai suoi piedi un tappeto di noci, alcune già nude altre ancora avvolte nel loro mallo.
Le raccogliamo, riempiamo pentole, tir giocattolo, secchielli, bicchieri e bidoncini.
Dentro sono umide, hanno bisogno di altro tempo.
Le laviamo. Le mettiamo ad asciugare al sole che oggi si concede.
Scopriamo che il mallo, una volta bagnato diventa colore.
Stendiamo delle tavole sul prato, srotoliamo rotoli di carta, diamo pennelli e lasciamo che i bambini sperimentino il nuovo colore e giochino con le forme.
Chi lascia macchie, chi schizza, chi riempie, chi fa cerchi, chi righe.
I nostri dipinti sono diventati pergamene appese ai muri.
Mostra semi-permanente del caso che diviene attività didattica.







La nostra scuola sta nel cuore di un grande campo.
Il grande campo brulica di milioni di cuori pulsanti.
Questa è stata la settimana dei formicai.
Sempre più numerosi si stagliano tra le erbe.
Architetture evanescenti, incredibilmente complesse e fragili al contempo.
Una corsa avventata, una caduta, possono distruggere il lavoro di instancabili operaie che da secoli ripetono le stesse azioni con costanza, ordine e precisione.
I bambini si incantano a guardarle, osservano i progressi che compiono, si nominano paladini della sicurezza, si meravigliano ad osservare le piccole formiche che trasportando granelli creano pizzi di terra.
Accanto ai formicai i funghi, spuntati all'improvviso, venuti da chissà dove.
Sempre più ogni nuovo giorno.
Alti, bassi, grossi, piccoli, bianchi, giallognoli o marroncini.
Anche loro fragili, anche loro evanescenti.
Le loro vite, brevi comparse.
Misteri irrisolti che lasciano i bambini esterrefatti.




La nostra scuola sta nel cuore di un grande campo.
Nella scuola ci sono 15 piccoli cuori che battono.
Collegati a questi piccoli cuori ce ne sono altrettanti e anche più.
Questa settimana i piccoli cuori hanno cantato, suonato, hanno massaggiato quelli dei più grandi con la loro gioia.
Questa settimana con molti genitori e  amici ci siamo confrontati sul tema della felicità.
Per noi fortemente collegata alla scelta, consapevole.
Noi adulti che abbiamo deciso di intraprendere questo viaggio ci siamo sintonizzati con i piccoli cuori, abbiamo rallentato, abbiamo ricordato, abbiamo intuito, ci siamo fidati di ciò che sentivamo.
Noi grandi abbiamo avuto paura prima che tutto avesse inizio.
Paura di non farcela, di non essere all'altezza, di aver preso una decisione sbagliata.
Ma era la nostra scelta.
In un mondo di deleghe, dove la colpa, la causa della nostra felicità è sempre altrove, noi, gruppo di adulti, abbiamo scelto di scegliere.
Nessun capro espiatorio, nessuno da incolpare, solo noi, in cerchio, a discutere e trovare soluzioni.
E ora, che quei piccoli cuori cantano di gioia, noi siamo il loro coro.


La nostra scuola sta al centro di un grande campo.
Verdi sentinelle le mura che la proteggono.
Il grande campi brulica di milioni di cuori pulsanti.
Nella scuola ci sono 15 piccoli cuori che battono.
Attorno ai 15 piccoli cuori, c'è un cerchio di adulti a sostenere, proteggere, gioire e a rinnovare ogni giorno la propria scelta, di aver scelto.








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