martedì 22 ottobre 2013

piogge e semi

Lunedì, la settimana che comincia nella nebbia, piove a gocciolone larghe, fitte, niente galosce stamattina, stiamo dentro ad inventare storie e giochi, ad ampliare lo spazio della nostra stanza con l'immaginazione, perché fuori piove forte, ed è meglio stare dentro. E' meglio stare dentro?
Dopo la merenda finalmente il cielo si apre un pochino, lascia filtrare qualche timido raggio di sole che ci invita, ci chiama ad uscire, a stare fuori, è il fuori lo spazio che ci piace abitare, riempire della nostra presenza, delle nostre scoperte. Apriamo la porta della scuola e tutti i bambini si fiondano fuori, dopo la lunga attesa, infilano le galosce e sono già persi nei loro giochi, nelle loro peregrinazioni, dalla pozzanghera al noce, dal pollaio-teatro all'albero delle giuggiole, il fango non è un ostacolo, ma fonte di ispirazione. Partiamo per una passeggiata nel campo bagnato, alla ricerca di insetti, formicai, foglie colorate e tutto ciò che la natura può offrirci. Ma appena partiti ecco che una prima goccia tenta di disfare i nostri progetti. Proseguiamo. Ne arriva una seconda. Proseguiamo. Una terza. Che fare?
Ci confrontiamo con i bambini e in un secondo la decisione è presa all'unanimità: proseguiamo! In un attimo il campo è tutto un fiorire di impermeabilini e ombrelli variopinti, di saltelli e di risate. La nostra prima passeggiata nella pioggia! Nonostante le precauzioni ci bagnamo un pochettino, il che ci offre un'ottima scusa per accendere il caminetto e sederci tutti intorno ad asciugarci, rilassarci un pochino al tepore del fuoco e di tanti libri che leggiamo insieme. 
Era meglio stare dentro?

Martedì, la settimana prosegue nel sole, generoso oggi come in giugno, l'aria è calda e luminosa, la terra ancora umida per la lunga pioggia di ieri. A Serendipità è il giorno della musica: dopo i nostri piccoli riti quotidiani dell'assemblea e della merenda e dopo una lunga partita al tiro a segno di fuori, prepariamo una sorpresa per i bambini: li bendiamo e uno alla volta li portiamo dentro la scuola, che intanto è diventata un rifugio tiepido in cui la luce del giorno entra filtrata da coperte colorate appese alle finestre, creando un ambiente caldo, riservato. Facciamo sdraiare i bambini in terra, siamo tutti semini nella terra ora, sssshhhh, siamo piccoli semini che stanno per nascere. C'è silenzio mentre ogni semino-bambino si sdraia in un pezzettino di pavimento. Siamo nella pancia tiepida e umida della terra. Poi, piano, parte una musica, calda, invitante, piano piano iniziamo a muoverci, a scivolare, a strisciare, tutto il nostro corpo è aderente al pavimento, lo sentiamo, lo percepiamo, percepiamo lo spazio intorno a noi, dentro di noi, il corpo è misura dello spazio fisico, la musica ci aiuta a sperimentare lo spazio interiore, dove possono arrivare le mie braccia, le mie gambe, tutto il mio corpo, teso nello slancio del nascere, siamo semini che germogliano e piano raccolgono la vita dai piedi, dalle radici fino alle mani che danzano nell'aria. Non bisogna saper ballare, perché il nostro è un ballo di nascita, di volo, è il nostro spazio interiore che danza con ciò che è fuori, dentro e fuori sono in dialogo, ora. 
 La musica finisce, ancora ancora! ci chiedono i bambini, così ripetiamo tutto, una, due, tre volte, è una rinascita continua, una danza che non vuole finire. 
 L'orologio chiama e le pance brontolano, è ora di pranzo, è ora di tornare semini nella terra, ci rannicchiamo di nuovo, come a richiamare in noi tutte le emozioni sprigionate sinora, le riportiamo dentro per conservarle e goderne ancora un pò. 
 Ci sediamo in cerchio, parliamo di come ci sentiamo, come ti senti?
- bene!
- più tranquillo!
- più leggera!
Quale momento ti è piaciuto di più?
- quando stavo nascendo
- quando stavo volando
 Ci sediamo attorno al tavolo, proviamo a dare una forma grafica alle emozioni che viviamo, disegniamo quello che ci è successo dentro mentre i nostri corpi si muovevano nella musica.


questa è la musica dentro la quale siamo germogliati oggi. 

Buona nascita a tutti.

veronica


Nessun commento:

Posta un commento