sabato 8 febbraio 2014

Arretrati parte uno: i martedì musicali

Ebbene si, è da un po' che non aggiorniamo il blog, abbiamo molte scusanti dalla nostra, ma sappiamo che non serviranno a placare la vostra voglia di sapere cosa diamine succede in quella casetta colorata in mezzo ai campi. Ecco quindi un bel riassunto degli ultimi avvenimenti. Partiamo dalla musica!

Come sapete ogni momento da noi è buono per canticchiare canzoni improvvisate, fare spettacoli, fischiettare, imbracciare uno strumento, cantare le canzoni più in voga del momento (nella top ten di questa settimana mambo del machaguay e anno nuovo di gennaio. oh yeah!), ma ci sono anche dei momenti dedicati all'ascolto e alla produzione di musica.
 Qualche martedì fa ci siamo dedicati alla costruzione di tamburi.
Dei barattoloni di yogurt sono stati tagliuzzati, pitturati, incollati e chi più ne ha più ne metta per diventare degli splendidi bonghi nostrani. Coi bambini poi abbiamo lavorato sui ritmi e sull'improvvisazione. Alla fine abbiamo suonato tutti insieme scandendo il ritmo di un evergreen di serendipità: ti bastan poche briciole.

 

Altro martedì musicale, altra attività. Ricollegandoci alla precedente suonata di tamburi, ci siamo messi in ascolto del tamburo che c'è dentro ognuno di noi: il nostro cuore. I bambini hanno ascoltato il cuore del vicino e abbiamo cercato di riprodurne il ritmo con il battito delle mani. Abbiamo scoperto che non tutti i cuori battono in modo uguale: ci sono battiti più veloci, più lenti, più forti... Poi siamo andati alla scoperta dell'orchestra! In biblioteca coi bimbi avevamo preso un libro di Claudio Abbado, per celebrarne la morte e scoprirne la vita, libro in cui spiega tutti gli strumenti dell'orchestra e in cui presenta, attraverso l'ausilio di un cd, alcuni assaggi di musica classica. Prima abbiamo chiesto ai bambini, a chi voleva, di disegnare mentre la musica andava, per provare a esprimere su carta le emozioni. Poi piano piano, tutti hanno abbandonato la carta per iniziare a ballare: danze diverse di sono intrecciate, piccoli balletti individuali e di gruppo, tutti dettati dalla spontaneità, dalla suggestione del momento. E quando la musica si è fatta più allegra e vivace la danza si è trasformata naturalmente in acrobazie da circo (con l'aiuto di noi grandi!) e, quindi, in spettacolo, con tanto di prove, biglietti e spettatori. Alla fine, esausti, i bambini hanno scelto un posticino in cui rannicchiarsi, lasciandosi coccolare da una musica dolce e da massaggini rilassanti...

 Serendipity in music!


veronica

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