sabato 9 novembre 2013

l'isola di Ö

"Quella che stiamo per raccontarvi, è la storia di un posto che esiste veramente, anche se in pochi ci credono. E' la storia di un posto magico, abitato da animali che nessuno di noi ha mai visto qui sulla terra. Non esistono esseri umani, né esistono macchine. Esiste solo la natura, una natura fantastica, che convive in modo perfetto con le altre creature, fino a diventare quasi una cosa sola. 
Si tratta di un' isola sospesa nell'aria, nel posto più lontano del mondo, la chiamano l'isola di ö, nessuno sa bene come si pronunci, quindi ognuno la chiama in un modo diverso. Qualche uomo avventuroso dice di esserci arrivato vicino, ma tutti dicono che è troppo lontana per poterla visitare o anche solo per poterla toccare.
L' armonia la pace e il rispetto reciproco hanno sempre regnato su quest'isola, grazie soprattutto al Re Ico
Egli non è il classico Re che siamo abituati a vedere sui libri, con la corona e la servitù. Si tratta di un Re magico, metà albero, metà animale, le sue sembianze non ci sono ancora ben chiare, alcuni dicono che cambi aspetto in base al suo umore, ciò che sappiamo per certo è che regnava sull'isola con bontà e amore verso ogni singola creatura.
Un giorno, suo fratello Yetto, invidioso da sempre del rispetto che tutti avevano verso Ico, decise di fargli un dispetto. Iniziò a rubare, spezzare, nascondere e rovinare pezzi dell'isola, della natura, delle creature e preso da un attacco di rabbia, lanciò lontano lontano questi pezzi.

Da quel momento la vita sull'isola non fu più la stessa, l'equilibrio sul quale le creature vivevano in armonia era crollato.  L'isola di ö aveva perso i suoi colori, la sua magia e il suo splendore.
Il Re Ico, disperato sapeva che per riportare la pace sull'isola avrebbe dovuto ritrovare i pezzi che il fratello aveva lanciato lontano. 
Dall'alto della sua isola, lassù nel cielo, nel posto più lontano del mondo, si mise a guardare sulla terra per cercare i pezzi mancanti.
I suoi super occhi cercarono per giorni e notti intere, senza mai riposare. Dopo sette mesi finalmente li vide. Tutti i pezzi erano nascosti proprio qui, dove siamo noi ora."


Non capita certo a chiunque di dover salvare mondi lontani venerdì di prima mattina.
Eppure è ciò che risponderanno i bambini di Serendipità una volta tornati a casa alla fatidica domanda " cos'hai fatto oggi a scuola?".
Poi diranno :
" C'era un'isola lontana"
" Lontana quanto?
" Lontana lontana, più lontana dell'Australia! Anzi in cielo, sì, proprio nel cielo. E poi c'era un re e il fratello del re che era geloso. E allora ha preso i pezzi dell'isola e li ha lanciati"
"E dove li ha lanciati?"
" A scuola nostra, e noi li abbiamo cercati, trovati e abbiamo ricostruito l'isola! Poi c'erano i sassi con la lingua, le palme con un occhio, gli ananas abbracciati, i vulcani e i dinosauri..."

Forse poi a casa disegnerà cerchi, con dei puntini sopra, proprio come il nome dell'isola.
Racconterà di un certo Acca, di Timoteo, di Ester e Dilen, ragazzi venuti per conto del re con un libro magico e delle foto che scompaiono.
Racconterà di una lettera che il re ci aveva scritto, piena di indovinelli.
Racconterà di un'avventura nei campi, dove erano loro a guidare gli adulti, in quanto unici in grado di saper decifrare le coordinate date dal re.
Racconteranno dei due ponti, del fosso grande, della tana del drago piccolo, della foresta delle lappe e della casa della strega.
Racconteranno che questo è stato il giorno degli amici, come sostiene A.



Quello che racconteranno le educatrici sarà pressapoco così.
Da oggi per una settimana 5 ragazzi di un collettivo artistico di Milano saranno ospiti della nostra scuola.
Ciò che faranno sarà dipingere interamente la parte esterna della scuola con vernici naturali.
Cosa dipingeranno??
Una storia.
Una storia costruita assieme ai bambini.
Una storia che solo loro potranno raccontarvi.
Una storia che non si legge sfogliandola, ma camminando e girandole attorno.
Racconteremo ai genitori che i bambini sono stati attentissimi, si sono fidati subito dei ragazzi, hanno fatto domande, hanno ascoltato, hanno cercato di capire.
Racconteremo che ci hanno piacevolmente stupito per l'accoglienza che hanno riservato ai ragazzi.
Racconteremo che si sono lanciati con entusiasmo nei campi alla caccia dei pezzi scomparsi.
Che hanno ricostruito i mondi lavorando assieme, cooperando.
Dal più piccolo di 2 anni al più grande di quasi 6.
Racconteremo che ci siamo emozionate a vedere questi giovanissimi ragazzi interagire con i bambini con delicatezza e saggezza.



Forse i bambini racconteranno anche di due signori P. e R.
Alti, capelli bianchi, con un furgone.
Rispettivamente zio e nonno di A., che silenziosamente, mentre salvavamo il mondo di o, ci hanno regalato un bellissimo orto dietro la scuola, proprio vicino alla casa del ramarro.

E quindi grazie a tutti.
Ai 5 ragazzi venuti da chissà dove per conto di un lontano re, che ci hanno incantato con la loro grazia, le loro storie e i loro disegni magici.
Ad Alessandro, che ci ha seguiti tutta la mattina documentando l'esperienza.
Grazie ad Allegra e Monica del MAC, che ci hanno inserite nella manifestazione artistica del POP-UP.
Grazie a Piero e Romolo, senza di loro il nostro sarebbe stato un maggio senza fave.
Grazie ai genitori che hanno partecipato all'assemblea il pomeriggio per aiutarci ad organizzare l'inaugurazione.
Ah già, l'INAUGURAZIONE!!

Vi aspettiamo DOMENICA 17, dalle ore 10:00 a Serendipità.
A breve scriveremo un post con tutti i dettagli.
.
Io nel frattempo me ne vo a Kapriole, a Friburgo, ne avete mai sentito parlare?!?!
Intanto date un'occhiata qua
Oppure tenete d'occhio il blog, e il piccolo diario di bordo che terrò.









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